Stalking sulla ex fidanzata

Stalking, minacce aggravate e resistenza a pubblico ufficiale: queste le accuse contro Thomas Serra, 30 anni, cagliaritano, arrestato ieri. L’uomo perseguitava l’ex fidanzata da mesi e ieri è arrivato a minacciarla di morte. La giovane, 19enne, ha subito chiamato la polizia che ha messo le manette ai polsi di Serra proprio sotto l’abitazione dell’ex fidanzata.

Durante la drammatica telefonata, la diciannovenne ha raccontato agli agenti che l’ex compagno aveva sfondato il vetro del portoncino della sua abitazione, urlava e la minacciava. Secondo quanto raccontato ai poliziotti, Serra perseguitava l’ex fidanzata da quando aveva deciso di interrompere il rapporto, tre mesi fa.

Il trentenne sarebbe arrivato anche a minacciarla di morte, dicendole che le avrebbe sparato. Gli agenti della Volante hanno perquisito l’appartamento di Serra, riuscendo a recuperare e sequestrare una pistola regolarmente detenuta, la stessa arma che Serra minacciava di usare contro la ex.

fonte: http://www.sardiniapost.it/cronaca/2433-perseguita-l-ex-fidanzata-e-minaccia-di-ucciderla-30enne-arrestato-per-stalking-a-cagliari

Stalking sulla ex fidanzata

Ubaldo Cao, 39, artigiano, è stato arrestato dai carabinieri di Assemini per resistenza a pubblico ufficiale, stalking nei confronti dell’ex fidanzata e danneggiamento. Secondo gli inquirenti Cao ieri notte avrebbe sfondato la porta del circolo privato in cui lavora la donna aggredendola assieme a una collega di 28 anni.

Non si tratta del primo episodio di stalking. La relazione tra l’artigiano e la sua ex sarebbe finita circa un anno fa. L’uomo però non avrebbe accettato la fine del rapporto, iniziando a tormentare la coetanea. L’avrebbe pedinata sotto casa, ma anche fuori dall’esercizio commerciale in cui lavora, litigando e facendo scenate in pubblico.

A causa del comportamento dell’uomo la donna avrebbe perso il posto, trovando un nuovo impiego in un circolo privato, lo stesso dove ieri sera Cao l’ha aggredita. L’artigiano l’avrebbe anche minacciata via telefono e via sms, facendo pressioni anche ai genitori della donna. Alle minacce però sono seguite le aggressioni fisiche, costringendo la donna nell’ultimo anno a farsi medicare più volte in ospedale. Ieri sera l’epilogo: le spallate alla porta del circolo, la nuova aggressione alle due donne (nonchè ai militari) e quindi l’arresto. L’artigiano si trova ora ai domiciliari. Il processo si terrà il prossimo 29 novembre.

fonte: http://www.sardiniapost.it/cronaca/1355-cagliari-molestava-l-ex-da-un-anno-ieri-sera-l-ennesima-aggressione-arrestato-artigiano-39enne

Denuncia per stalking

La vita rovinata di una donna di 36 anni costretta a cambiare lavoro, auto e cellulare da quando un uomo di Ghilarza la insegue per tutta la giornata. Contro di lui due denunce.

Frequentava il bar dove lei lavorava a Ghilarza. Tutti i giorni: caffè e acqua poi andava via. Solo un cliente. Qualche tempo dopo l’ha aggiunta su Facebook, dopo si è inventato qualche storia per impietosirla e lei gli ha dato anche dei consigli. Con una scusa le ha estorto il numero di cellulare. Da allora il bombardamento di sms: dalle avances, però, si è passati alle minacce. Ha cominciato a scriverle che l’avrebbe aggredita, che l’avrebbe uccisa davanti a tutti. Poi ha iniziato a seguirla. Lei è stata costretta a cambiar casa, numero di telefono e a farsi scortare dagli amici ogni volta che si muove. Ma ogni volta che alza lo sguardo se lo ritrova davanti. Lei ha anche provato ad affrontarlo ma lui è sempre scappato. Polizia e carabinieri conoscono la vicenda e ogni volta che lei chiama loro accorrono. Adesso la donna perseguitata spera che dopo le denunce succeda qualcosa.

fonte: http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/287817

Incendia l’auto della ex moglie

Dà fuoco all’auto dell’ex moglie e la denuncia di un testimone, che lo aveva visto sul luogo del fatto pochi minuti prima che scoppiasse l’incendio, ha permesso ai carabinieri della Compagnia di Mogoro di arrestarlo e portarlo a processo per direttissima davanti al Tribunale di Oristano con l’accusa di danneggiamento seguito del rogo. Protagonista un operaio di Villanovaforru, Antonello Cilloco, di 51 anni: dopo la convalida dell’arresto ha patteggiato col pubblico ministero una pena di otto mesi di reclusione col beneficio della sospensione condizionale, confermata poi dalla sentenza del Tribunale.

Il fatto è avvenuto alle 2 di stanotte nel centro abitato di Uras. Secondo quanto ricostruito dai militari, l’operaio potrebbe aver agito per motivi riconducibili alla causa di separazione in atto con la ex moglie. Certo è che intorno alle 2 è stato notato vicino all’auto presa di mira da un uomo del paese che tornava a casa dopo il lavoro. Quando l’auto ha preso fuoco, il testimone ha chiamato i Vigili del fuoco e i Carabinieri e a questi ultimi ha fornito tutti gli elementi utili a identificare l’autore dell’attentato incendiario.

fonte: http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/281319

Olbia: minaccia la ex moglie con il cacciavite

OLBIA. Non accettava la separazione dalla moglie e, dopo averla minacciata e molestata, la prima volta che l’ha vista in giro con un altro uomo è andato su tutte le furie, minacciando la coppia con un cacciavite. Roberto Deiana, 45 anni, idraulico di Olbia, è finito in manette con l’accusa di atti persecutori. L’uomo, già denunciato in passato per molestie, ingiurie e minacce nei confronti dell’ex moglie, ieri ha casualmente incontrato per strada la donna in compagnia di un uomo e, accecato dalla gelosia, ha prelevato un cacciavite dal suo furgoncino e ha inseguito la coppia, sino all’intervento di alcuni passanti che lo hanno messo in fuga. I carabinieri in pochi minuti a bordo dell’elicottero hanno avvistato il furgoncino che è stato inseguito e bloccato dai carabinieri di pattuglia. A bordo del mezzo i militari hanno recuperato il cacciavite. Questa mattina il giudice ha convalidato l’arresto dell’idraulico , disponendo l’obbligo di dimora e il divieto di avvicinarsi alla moglie.

fonte: http://lanuovasardegna.gelocal.it/olbia/cronaca/2012/05/29/news/minaccia-ex-moglie-con-un-cacciavite-arrestato-idraulico-di-olbia-1.5174317

Arresto per stalking

Invaghito di una giovane donna, peraltro sposata, la perseguitava continuamente cercando di indurla ad intrecciare con lui una relazione sentimentale.

Prospettiva che lei neppure prendeva nella minima considerazione e che alla fine ha avuto la logica conseguenza: l’uomo è stato arrestato per stalking dai carabinieri, chiamati dalla donna dopo l’ennesimo attacco del persecutore, portato avanti mentre la giovane era al suo posto di lavoro di commessa in un negozio del paese.

In manette è finito Gaetano Sollai, disoccupato di 42 anni, di Pimentel, già noto alle forze dell’ordine e intestatario di un fascicolo giudiziario piuttosto consistente. Ieri l’epilogo del pressing dello spasimante ignorato, quando il disoccupato ha per l’ennesima volta molestato una donna mentre era all’interno del negozio in cui lavora. Infastidita ed esasperata, la donna ha chiamato la centrale operativa della Compagnia carabinieri di Sanluri, che ha inviato a Pimentel gli uomini delle stazioni di Samatzai e Serrenti. Giunti sul posto, hanno cercato di ricondurre Gaetano Sollai alla ragione, ma sono stati insultati e aggrediti con spintoni. Immobilizzato e ammanettato, l’uomo è stato arrestato per atti persecutori e resistenza a pubblico ufficiale.

fonte: http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/273613

Picchia la ex moglie, arrestato

Con l’accusa di stalking è stato arrestato ad Assemini dai carabinieri del Nucleo operativo, S. A., di 39 anni, di San Sperate, già ammonito per lo stesso reato.

E’ stato sorpreso dai militari davanti alla porta d’ingresso di un esercizio commerciale dove poco prima ha minacciato, per l’ennesima volta, la ex moglie, di 40 anni, di Assemini. Le forze dell’ordine hanno accertato che l’uomo da circa una settimana, in più occasioni, ha molestato, minacciato e aggredito con calci e pugni la donna che lo scorso 12 maggio è stata anche sottoposta a visita medica per traumi guaribili in due giorni. L’uomo è stato rinchiuso in camera di sicurezza in attesa del rito direttissimo.

fonte: http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/273600

Arresto per stalking

Da cliente a stalker il passo è stato breve. Roberto Pisano, 44 anni di Sestu, si era innamorato perdutamente di quella prostituta rumena conosciuta qualche mese prima.

Al punto che si era messo in testa di convincerla ad abbandonare la vita da marciapiede per stare insieme a lui. Lei però non ne voleva proprio sapere di un lieto fine alla “pretty woman”. E l’insistente corteggiamento si è trasformato via via in una vera e propria persecuzione culminata nell’arresto dell’uomo.

A far scattare le manette ai suoi polsi due episodi accaduti di recente: lunedì notte Pisano si sarebbe presentato in viale Monastir cercando la ragazza armato di una tanica piena di ammoniaca, il giorno dopo avrebbe invece portato con sé un coltello. In entrambe le occasioni non l’ha trovata. A mettere fine all’incubo della giovane è stato l’intervento dei carabinieri del nucleo operativo che dopo l’ultima incursione di Pisano, avvisati prontamente dalle altre prostitute, lo hanno bloccato arrestandolo per stalking.

fonte: http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/272307

Arresto per stalking

SORSO. Dopo un mese di appostamenti snervanti, il gioco psicologico è stato vinto dai carabinieri. Alle 11 di mercoledì Gavino Lizzeri, 39 anni, agricoltore incensurato, aveva appena infilato l’ennesimo biglietto sotto la porta di casa della sua vittima quando la pesante anta si è spalancata. I due militari che erano all’interno dell’abitazione hanno sorpreso l’uomo , ancora inchinato, con una espressione sgomenta sul volto. L’agricoltore ha capito che questa volta non l’avrebbe fatta franca e si è messo a correre tra i passanti. La sua fuga è durata poco: l’uomo è stato bloccato dai carabinieri che lo hanno arrestato.

È finita così, davanti a decine di passanti allibiti, l’avventura di un agricoltore di Sorso che adesso dovrà vedersela con l’accusa di avere trasformato in un incubo la vita di una compaesana.

Stando alle accuse, che adesso devono essere verificate da un giudice Gavino Lizzeri si sarebbe trasformato in un ossessivo pedinatore perché non avrebbe tollerato il rifiuto della donna di avere (o proseguire) una relazione sentimentale. A questo punto l’uomo ha cominciato a seguire la ex amica, a insultarla, a mandare in tilt la memoria del suo telefono con sms ingiuriosi. L’escalation è proseguita con la porta di casa della donna cosparsa di feci, con le finestre utilizzate per il tiro a bersaglio di uova, con centinaia di biglietti pieni di frasi irripetibili.

Nel giro di otto mesi l’uomo avrebbe declinato tutto il comportamento tipico del persecutore di donne. La vittima prima ha fatto finta di nulla, sperando che l’ondata rabbiosa finisse come era cominciata, poi ha cambiato abitudini. E a febbraio si è rivolta ai militari della stazione, ma il gioco al massacro della sua serenità familiare era cominciato ad agosto dello scorso anno.

Solo i protagonisti sanno cosa ha fatto scattare la reazione di Gavino Lizzeri, quel che è certo è che la donna, i suoi familiari e le sue conoscenze erano diventate la sua ossessione. I militari hanno cominciato a tenere d’occhio l’abitazione della vittima, che ogni giorno riceveva fino a dieci biglietti di insulti e minacce. Alla fine, il fascicolo del caso di stalking era diventato molto voluminoso. Dentro c’erano centinaia di fogli. Un mese fa i carabinieri hanno stretto i controlli, perché la situazione stava diventando pericolosa.

Ed è a questo punto che è cominciato il “gioco” tra lo stalker e i militari. Gli uomini del maresciallo Masala raggiungevano l’abitazione della donna in abiti borghesi, facendo di tutto perché il loro arrivo passasse inosservato, ma lo stalker non si faceva vivo. Appena uscivano, una manina infilava un nuovo biglietto sotto la porta di casa. Il gioco è andato avanti per settimane, fino a mercoledì. Dopo che lo hanno fermato, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione di Lizzeri, trovando tutte le prove a suo carico: i quaderni, i pennarelli. Ieri mattina Gavino Lizzeri è stato portato in tribunale per l’udienza di convalida dell’arresto. L’uomo, difeso dall’avvocato Sabina Useli, resterà agli arresti domiciliari fino al processo.

fonte: http://lanuovasardegna.gelocal.it/sassari/cronaca/2012/04/20/news/perseguita-una-donna-per-8-mesi-in-cella-agricoltore-di-sorso-1.4394058

Arresto per stalking a Serramanna

Da tempo perseguitava la ex moglie, che intanto si era ricostruita una vita sentimentale, cercando sempre nuove occasioni per insultarla e minacciarla.

Ieri notte, Giuseppe Cabua, 43 anni, imprenditore di Samatzai, è tornato alla carica per l’ennesima volta a Serramanna, dove l’ex moglie è tornata ad abitare dopo la separazione. L’imprenditore ha inseguito con la sua auto la donna, che era assieme all’attuale compagno, un torinese di 58 anni, le ha sbarrato la strada e ha cercato di aggredire la coppia, che è però riuscita a chiudersi dentro l’abitacolo. L’aggressore è riuscito comunque a sollevare il cofano della vettura e a impossessarsi della borsetta della ex, che a tal punto è uscita dall’auto e ha cercato di farsela restituire. E’ nato un parapiglia – l’imprenditore di Samatzai ha anche sfidato a botte il rivale -, finchè sono arrivati i carabinieri del paese che hanno arrestato Cabua per atti persecutori, lo stesso reato per il quale era già stato denunciato più volte.

fonte: http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/266019