Arrestato per maltrattamenti

Un operaio di Pozzomaggiore, di 48 anni, è stato arrestato dai carabinieri per maltrattamenti in famiglia.

I militari sono intervenuti per la chiamata al 112 di un vicino dopo aver sentito richieste d’aiuto da parte della convivente e della figlia di 14 anni della coppia. I carabinieri, al loro arrivo, hanno trovato madre e figlia sulla strada dopo esser fuggite da casa per sottrarsi alla furia dell’uomo che è stato ricoverato nell’ospedale di Ozieri, avendo accusato un malore.

Sant’Antioco: uccide il figlio della convivente e si suicida

E’ stato trovato impiccato a un albero di fichi nelle campagne di Sant’Antioco, Igor Garau, 35 anni, ricercato da stamattina dopo il ferimento a martellate della compagna nella casa dove è morto, per cause misteriose, il figlio di due anni e mezzo della donna.

L’AGGRESSIONE Questa mattina, intorno alle 8, Daniela Sulas, 23 anni, sporca di sangue, ha chiesto aiuto ad alcuni vicini. La donna, ferita a martellate alla testa, è stata soccorsa dal 118 e trasportata all’ospedale Sirai di Carbonia. Non sarebbe in pericolo di vita.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della compagnia di Carbonia, la Sulas è stata aggredita da Garau dopo un litigio nella casa in cui i due vivevano con il figlio di lei. Il bambino, di due anni e mezzo, è stato trovato morto. Sul suo corpo non sono stati trovati segni di violenza evidenti. Non è chiaro cosa abbia scatenato la furia dell’uomo, nè se sia coinvolto nella morte del bambino.

IL PAESE SCONVOLTO “Siamo tutti sconvolti. E’ una cosa inimmaginabile”, ha commentato l’assessore ai Servizi sociali del comune di Sant’Antioco, Marinella Piredda. I due conviventi erano conosciuti ai Servizi sociali, che aiutano tante famiglie nel Sulcis devastato dalla crisi economica, ormai classificato provincia più povera d’Italia. Garau aveva anche lavorato a termine per il Comune. “Non aveva mai dato un problema”, ricorda Piredda. “Niente nel suo comportamento ci avrebbe fatto immaginare quello che è successo oggi, peraltro ancora tutto da chiarire”.

Sul diario Daniela ha pubblicato centinaia di foto del figlio Mirko e solo due o tre di sè. In una è incinta, al quinto mese. Il profilo Facebook di Daniela Sulas, 22 anni, racconta una madre ancora ragazzina. Ci sono immagini romantiche e frasi punteggiate da cuoricini, e c’è la passione per Marco Carta, Gigi D’Alessio e Laura Pausini. Il diario Facebook di Daniela ripercorre per immagini la vita di Mirko: il bambino nella culla, nel seggiolone, su una moto, con il casco, davanti la torta per festeggiare i due anni. Ci sono anche dei piccoli filmati. D’altronde, non si sbaglia: nelle informazioni su se stessa, Daniela ha messo “Ho un figlio stupendo” e, come citazione preferita, “Mirko 6 l’amore di mamma”. Daniela non cita mai il padre di Mirko, dal quale Š separata. E neppure Igor. Anche se frasi che possono riferirsi ai rapporti di coppia non mancano. Sono tutte amare. “Quando una coppia si lascia, non è mai colpa di uno solo, ma di tutti e tre” Il giorno prima, di suo pugno, aveva vergato: “Attenta brutta cagna in calore, non tirare troppo la corda ke prima o poi si spezza…”. 15 marzo 2

fonte: http://lanuovasardegna.gelocal.it/sardegna/2012/03/15/news/sant-antioco-muore-bimbo-ferita-la-madre-il-convivente-si-suicida-5704086

Aggiornamento 16 marzo 2012

Morto soffocato con un cuscino: non c’è più mistero sulla tragica fine di Mirko, il piccolo di due anni e mezzo trovato morto ieri nella casa di famiglia a Sant’Antioco, sulla costa sud occidentale della Sardegna. Tutti aspettavano l’esito dell’autopsia, che infatti ha sciolto ogni dubbio: il bambino è stato ucciso. La conferma si è avuta solo a tarda sera, dopo che il magistrato incaricato delle indagini, Maria Virginia Boi, aveva inizialmente secretato la perizia necroscopica. E’ stato il procuratore capo del Tribunale di Cagliari, Mauro Mura – contattato dall’ANSA -, a decidere di rendere pubblica la notizia. Per il medico legale, Roberto Demontis, l’ipotesi del soffocamento è emersa con chiarezza dagli esami eseguiti nel pomeriggio sul corpicino del bimbo. L’autopsia è durata circa tre ore. Tuttavia, per avere la conferma, sono stati disposti ulteriori accertamenti istologici, in particolare sui tessuti dei polmoni. Il quadro della tragedia familiare è ora più chiaro: il convivente della mamma di Mirko, Igor Garau, avrebbe prima soffocato il piccolo con un cuscino, aggredendo poi la sua compagna, Daniela Sulas, di 22 anni, con un martello. Quindi la fuga disperata culminata con la decisione di farla finita: l’uomo, schiacciato dal rimorso, verrà trovato poche ore dopo, impiccato ad un albero nelle campagne del paese. A scatenare la furia di Garau sarebbe stata la sua gelosia: la compagna avrebbe voluto lasciarlo, ma lui non voleva sentire ragioni. Ieri mattina, dopo una notte di litigi – confermati dai vicini – il tragico epilogo. Il primo a non aver avuto dubbi sulla morte violenta di Mirko, è stato il padre, Mauro Mocci. Già ieri aveva scagliato la sua rabbia contro Garau: “Se non si fosse ucciso, l’avrei fatto io”. Stamane, raggiunto dai giornalisti nella sua casa a Sant’Antioco, è stato ancora più esplicito. “L’ha ucciso lui, ne sono certo, per me è andata così – si è sfogato l’operaio edile, stringendo in mano la foto del figlioletto scomparso e ricostruendo gli ultimi giorni trascorsi insieme. La giovane mamma, ricoverata sotto choc all’ospedale Sirai di Carbonia, è stata trasferita nel reparto di Psichiatria perchè necessita di sostegno psicologico: vi resterà almeno sino a lunedì. Le ferite in testa provocate dalle martellate sono superficiali, così come le ecchimosi alle braccia, ma la tragedia ha fatto sprofondare la donna nell’angoscia.

fonte: http://lanuovasardegna.gelocal.it/sardegna/2012/03/16/news/il-giallo-del-sulcis-il-procuratore-il-piccolo-mirko-e-stato-ucciso-soffocato-5707514

Sex worker investita e picchiata

Cagliari: l’ha notata un vigilantes. La donna era a terra, con volto e mani insanguinate. A ridurla in quel modo, secondo una prima ricostruzione della Squadra volante, sarebbero state tre persone: a bordo di una station wagon avrebbero cercato di investire la donna, una prostituta cagliaritana di 47 anni.

Poi uno degli individui è sceso dall’auto e l’ha colpita con alcuni schiaffoni.

La misteriosa aggressione è avvenuta la scorsa notte a Sant’Avendrace.

fonte: http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/257475

Aggredisce e picchia la madre: arrestato.

Ha letteralmente massacrato a calci e pugni l’anziana madre, che è finita al pronto soccorso dell’ospedale civile di San Gavino Monreale per le contusioni e le ferite.

Claudio Caddeo, di 46 anni, di Sanluri, si è poi allontanato ma è stato rintracciato e arrestato dai Carabinieri dopo la segnalazione arrivata dal pronto soccorso. Secondo i militari Caddeo non sarebbe nuovo ad atti di violenza nei confronti della madre, Palmira Putzolu, di 78 anni, vedova. L’anziana donna ha sporto querela nei confronti del figlio, che è stato rintracciato e arrestato. Domani comparirà davanti al giudice monocratico del Tribunale di Cagliari per il giudizio direttissimo.

fonte: http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/257246

Arrestato per maltrattamenti

Un pensionato di 38 anni di Quartu è stato arrestato per maltrattamenti e porto illegale di coltello dagli agenti del Commissariato. L’uomo, Massimo Cardia, avrebbe avuto un violento alterco con la moglie della Repubblica Ceca, spintonandola e maltrattandola.

La donna è scappata col bambino è stata soccorsa in strada da una automobilista che l’ha accompagnata in Commissariato. La donna piangente, ha denunciato il marito che subito dopo ha manifestato la volontà di denunciare la moglie per abbandono del tetto coniugale. La versione dell’uomo non è stata evidentemente ritenuta credibile e Massimo Cardia è stato arrestato.

fonte: http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/256940

Sassari: accoltella l’ex convivente

SASSARI. Una donna ungherese di 37 anni, Agnes Filkor, ospite con i suoi due figli di una casa di accoglienza gestita da religiose, è stata accoltellata due volte da un uomo in viale Dante a Sassari. L’aggressore, Giacomo Pinna, pluripregiudicato sassarese di 55 anni, ha colpito la sua vittima all’addome e alla schiena ed è poi fuggito a bordo della propria auto. La donna è stata trasportata in ospedale. Le sue condizioni sono gravi.

Per catturare Giacomo Pinna le forze dell’ordine  hanno scatenato una caccia all’uomo in città. Solo a tarda sera, il feritore è stato catturato dai carabinieri nel market Eurospin a Carbonazzi.

L’episodio si è verificato poco prima delle 16 a pochi metri dall’ingresso della casa di accoglienza delle suore Poverelle di Bergamo. Stando a una prima ricostruzione dei fatti l’uomo, ex convivente della ungherese e padre dei suoi bambini (di 11 e 2 anni), ha atteso che la donna uscisse dalla casa e l’ha accoltellata. La donna pare che da qualche tempo avesse una nuova relazione.

fonte: http://lanuovasardegna.gelocal.it/sardegna/2012/02/28/news/sassari-ungherese-accoltellata-all-addome-dall-ex-convivente-5658658

Aggredisce la convivente: arrestato

Ha afferrato la convivente per un braccio e per i capelli trascinandola nel cortile della casa dove ad attenderla vi era un’altra donna che l’ha aggredita fisicamente e verbalmente.

Per questo motivo, ieri notte, con l’accusa di violenza privata e lesioni personali dolose, è stato arrestato a Sant’Antioco Valerio Pau, di 29 anni. Con l’uomo è stata denunciata, in stato di libertà, anche una disoccupata di 33 anni, che ha aggredito la convivente di Pau. La vittima dopo aver chiesto l’intervento della guardia medica si è rivolta ai carabinieri che hanno bloccato Pau il quale verrà processato con rito direttissimo.

fonte: http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/255150

Aggredisce la famiglia con arco e frecce

CARGEGHE: Tornato a casa ubriaco, dopo aver messo a soqquadro la casa, ha minacciato mogli e figli con un arco e freccia. Protagonista dell’insolito episodio di maltrattamenti in famiglia avvenuto a Cargeghe (Sassari), Antonio Francesco Carta, 36 anni, che è stato arrestato dai carabinieri. I militari sono intervenuti nell’abitazione dell’uomo chiamati dalla moglie che aveva tentato inutilmente di calmarlo.

L’uomo, intorno alle 5, aveva prima sferrato calci e pugni a porte e finestre della casa per poi rompere, una volta entrato, arredi e suppellettili. Non contento ha infine preso arco e freccia puntando la donne e i due bambini. I carabinieri lo hanno bloccato e disarmato per portarlo in caserma a Sassari in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.

fonte: http://lanuovasardegna.gelocal.it/sardegna/2012/02/06/news/cargeghe-minaccia-moglie-e-figli-con-arco-e-frecce-5601805

Cagliari: aggredisce convivente e figlie. Arrestato

Nel corso di una lite in una abitazione di Is Mirrionis a Cagliari ha minacciato la convivente e le figlie, di 15 e 18 anni, con due lunghi coltelli da cucina.

Poco dopo l’uomo, di 50 anni, è stato arrestato dagli agenti della Squadra Volante della Questura per maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e minacce aggravate. Il fatto è avvenuto ieri sera e sul luogo sono intervenuti i poliziotti ai quali la donna, in lacrime, ha raccontato che il compagno durante l’ennesimo eccesso d’ira, dopo avere sfasciato vari arredi e suppellettili, ha preso a schiaffi lei e la figlia maggiore intervenuta a sua difesa, per poi minacciare entrambe con due coltelli da cucina, uno dei quali utilizzato anche per bucare lo schermo di un televisore. Non pago l’uomo ha anche spaccato in due il pc portatile della figlia. Gli agenti hanno sequestrato i coltelli da cucina, lunghi 27 e 17 centimetri. La donna ha detto che la lite è stata l’epilogo di una lunga serie di minacce e maltrattamenti e che in novembre vi era stato anche un intervento dei carabinieri per un episodio analogo. Mentre le tre donne sono state accompagnate al Pronto Soccorso dell’ospedale S.S. Trinità, perché visibilmente scosse, l’uomo è stato portato in Questura e rinchiuso in camera di sicurezza in attesa del processo con rito direttissimo.

fonte: http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/251539

Cagliari: 41enne ubriaco aggredisce moglie e figli

CAGLIARI. Tornato a casa ubriaco ha picchiato la moglie e poi durante la notte ha portato lo scooter in camera da letto, dove la donna dormiva con i due figli piccoli, accelerando sino a saturare la stanza con il gas di scarico. Protagonista dell’incredibile episodio, accaduto questa notte a Cagliari, un uomo di 41 anni, Francesco Casu, arrestato dalla Polizia per maltrattamenti in famiglia.

Gli agenti della Questura di Cagliari sono intervenuti in via della Menta, alle 3.30 del mattino, dopo diverse chiamate al 113 che segnalavano la presenza sulla strada di una giovane madre, in compagnia di due bambini, uscita di casa per sfuggire alle violenze del marito e che urlava chiedendo aiuto. Il racconto della donna ai poliziotti ha fatto emergere una difficilissima situazione familiare, sfociata nella notte con l’ennesima violenza da parte dell’uomo.

Prima frasi volgari, poi un’aggressione fisica e mobili scaraventati sul pavimento. Dopo cena, poi, dopo essersi allontanato di casa, l’uomo è tornato nell’appartamento a bordo dello scooter, portandolo fin dentro la camera da letto dove la donna dormiva con i due figli. Non pago, l’uomo ha continuato a distruggere i suppellettili della casa, buttandoli nel camino acceso. La donna, nonostante il tentativo del marito di fermarla, ancora con calci e schiaffi, è riuscita a prendere i piccoli e scappare in strada, sino all’arrivo delle Volanti della Polizia che l’hanno soccorsa e arrestato l’uomo.

Trattenuto nelle camere di sicurezza, Casu questa mattina sarà processato per direttissima in Tribunale.

fonte: http://lanuovasardegna.gelocal.it/sardegna/2012/01/04/news/ubriaco-picchia-la-moglie-ed-entra-con-lo-scooter-in-casa-5494972